martedì 3 ottobre 2017

LA COMMISSIONE NELLA OPERAZIONE DI STOCK LENDING NON E' DEDUCIBILE

La Cassazione con la sentenza 11872/2017 ha affermato che, in tema di deducibilità dei costi in relazione a partecipazioni societarie, l’operazione di “Stock Lending”, ossia di prestito di azioni che preveda a favore del mutuatario il diritto all’incasso dei dividendi dietro versamento al mutuante di una commissione (corrispondente, o meno, all’ammontare dei dividendi riscossi), realizza il medesimo fenomeno economico dell’usufrutto di azioni, non rilevando che in un caso si verta su un diritto reale e nell’altro su un diritto di credito.
Ne consegue che tale operazione è soggetta ai limiti di cui all’art. 109, comma 8, TUIR, restando il versamento della commissione un costo indeducibile.

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lunedì 11 settembre 2017

LA MESSA ALLA PROVA E' UN NUOVO PROCEDIMENTO SPECIALE ALTERNATIVO AL RITO ORDINARIO

Con la sentenza n. 22545/2017 la Corte di Cassazione ha affermato che:
“Il nuovo istituto come sottolineato dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 24 del 26 novembre 2015, ha dunque effetti sostanziali, perchè dà luogo all'estinzione del reato, ma è connotato da un'intrinseca dimensione processuale, in quano consiste in un nuovo procedimento speciale, alternativo al giudizio ordinario, nel corso del quale il giudice decide con ordinanza sulla richiesta di sospensione del procedimento con messa alla prova.”
Ne consegue che una volta celebrato il giudizio di primo grado nelle forme del rito abbreviato non può dedursi in sede di appello l'ingiustificato diniego della richiesta di sospensione del procedimento con messa alla prova.




martedì 27 giugno 2017

SULLA LITISPENDENZA EUROUNITARIA

Con la ordinanza 15183 del 20 giugno 2017 la Corte di Cassazione ha sottoposto in via pregiudiziale ai sensi dell'art. 267 TFUE alla Corte di Giustizia i seguenti quesiti:

a> se la violazione delle regole sulla litispendenza, contenute nei paragrafi 2 e 3 dell'art. 19 del Regolamento n. 2201 del 2003, incida esclusivamente sulla determinazione della competenza giurisdizionale, con conseguente applicazione dell'art. 24 del Regolamento CE n. 2201 del 2003, o , al contrario, possa costituire motivo ostativo al riconoscimento nello Stato membro, la cui autorità giurisdizionale sia stata preventivamente adita, della pronuncia assunta nello Stato membro, la cui autorità giurisdizionale sia stata successivamente adita, sotto il profilo dell'ordine pubblico processuale, tenuto conto che l'art. 24 del Regolamento CE n. 2201 del 2003 richiama soltanto le regole determinative della competenza giurisdizionale contenute negli artt. da 3 a 14, e non il successivo art. 19.

b> se l'interpretazione dell'art. 19 del Regolamento n. 2201 del 2003, inteso solo come criterio determinativo della competenza giurisdizionale, contrasti con la nozione eurounitaria della litispedenza nonchè con la funzione e con la finalità della norma, volta a dettare un insieme di regole inderogabilie, di ordine publico processuale, a garanzia della creazione di uno spazio comune caratterizzato dalla fiducia e dalla lealtà processuale reciproca tra gli Stati membri, all'interno del quale possa operare il riconoscimento automatico e la libera circolazione di decisioni.



venerdì 5 maggio 2017

Messa alla prova in sede di opposizione a decreto penale? Competenza al GIP

La Corte di Cassazione con la sentenza 21324/2017 ha affermato che sulla richiesta di sospensione del procedimento e di messa alla prova in sede di opposizione a decreto penale è competente il GIP e non il Giudice del Dibattimento.

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lunedì 27 febbraio 2017

venerdì 20 gennaio 2017

InterNational Security Interest (INSI)

InterNational Security Interest (INSI) è una testata giornalistica online indipendente che promuove la produzione e la diffusione di contenuti di carattere accademico-scientifico e divulgativo relativi al mondo della security e dei social affairs

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